Un magico restauro di una portantina in legno dorato
Tra le testimonianze storiche più antiche, abbiamo le portantine usate dagli schiavi del popolo egizio per sollevare e trasportare i faraoni.
Questa struttura è stata adottata e trasformata negli danni dai romani che la utilizzavano per sollevare in alto le personalità di spicco a cui vi era dovuta devozione.
Abbiamo testimonianze di portantine che servivano per trasportare le più alte cariche ecclesiastiche, in giorni particolari del calendario cristiano ma queste avevano già una forma più articolata, con una grande sedia e 2 traversine d’appoggio che servivano per sollevarla da terra e poggiare sulla spalla dei trasportatori, di solito devoti cristiani.
Sempre viva è la scena de “il Marchese del Grillo” che trasporta il Papa su una portantina, facendo finta di inciampare.
Il restauro della portantina del ‘700
In tutta la mia vita da umile falegname e poi restauratore, ho visto scorrere sotto le mie mani opere lignee di ogni tempo e di ogni valore.
Alcune però fanno breccia nel cuore ed è difficile dimenticare quanto di affascinante mi hanno trasmesso.
La portantina in questione è uno dei lavori più belli mai fatti.
Si presentava intagliata e dorata a guazzo con oro in foglie, semplice quanto funzionale ma al contempo portava in seno il valore che si dava alle cose in quel tempo.
Uno stile costruttivo fatto per durare negli anni e comportarsi da fedele e solida base per l’eventuale opera sacra da trasportare.
Nonostante il mio corso di doratura durante la scuola di restauro di opere lignee a Firenze, non avevo mai poggiato le mie mani su qualcosa di così pregiato e articolato.
Questa portantina nella mia bottega non voleva solo avere un restauro, voleva trasmettermi qualcosa e da buon ascoltatore le lasciai modellare e accrescere la mia passione per la doratura.
Il restauro di un’opera in legno molto impegnativo
Nonostante la mole di lavoro che mi si presentava era di un certo spessore, mi dedicai con estrema passione e vorace professionalità al restauro.
Un’opera del genere non la si vede tutti i giorni, è proprio per questo che le mie mani ancora mi ringraziano.
La doratura è stata una delle fasi più magiche di quest’opera di restauro, era così lucida che emanava luce in tutta la bottega, le foglie d’oro applicate al legno, donavano un’appagante senso di pace interiore, segno che il lavoro stava procedendo bene e infatti possiamo notarlo nella fotogallery sottostante.
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