Una chiamata urgente ci porta nella Chiesa di S. Vito martire, nel piccolo borgo di Baia e Latina, precisamente a Baia, in provincia di Caserta: il crocifisso è caduto dal muro, necessita di un restauro rapido.
La notizia mi lascia preoccupato e perplesso sulle dinamiche che possano aver giocato un ruolo dominante e mi appresto sul luogo per esaminare la scena.
Entro all’interno della Chiesa di un pomeriggio di torrida estate.
I fedeli raccolti in preghiera sono trovano un fresco rifugio per l’anima e dal caldo nonostante le misure cautelative per il COVID-19, ma rispettosi, ognuno distante dall’altro, sembravano essere soltanto preoccupati della sorte del crocifisso.
Dando un’occhiata al muro dove il crocifisso era agganciato, noto con amarezza che qualcosa era andato storto con il chiodo di sostegno, il quale cedendo in qualche modo lo aveva fatto precipitare per molti metri.
Non perdo un attimo, raccolgo tutti i pezzi che compongono l’opera, anche i più piccoli scheggiati e torno in bottega.
Diamo uno sguardo da vicino per capire meglio il restauro al crocifisso

Adagiata l’opera lignea sul banco da lavoro, riesco a notare meglio le caratteristiche costruttive di questo crocifisso.
Un legno di tiglio, molto modellabile, è stato intagliato fino a scoprire il divino che dimorava il ceppo iniziale.
Sulle gambe le venature del legno, sembrano riprodurre perfettamente l’apparato circolatorio del Cristo.
La corona di spine è un gentile intreccio di rovi di legno che orna la testa del Cristo, delicata quanto espressiva.
La croce invece è di semplice costruzione, robusta e leggera.
I danni riportati sul legno, seppur lievi, meritano molta attenzione
La caduta è stata così violenta che è riuscita a spezzare le viti d’acciaio che tenevano salda la croce al Cristo.
La corona si era frantumata nella parte frontale, e l’alluce del piede destro era volato via.
Per il resto la croce nella caduta sembra aver comunque limitato i danni, essendo più sporgente nelle zone laterali, ha preso una serie di colpi senza accusarne danno, ma che invece al Cristo sarebbero stati fatali.
Inizio dell’opera di restauro sul crocifisso
Dopo aver smontato tutte le parti del crocifisso, in bottega ci siamo dedicati dapprima ad una igienizzazione completa di tutte le parti.
La croce, presentava qualche piccolo graffio e leggerissime ammaccature ma è bastato carteggiarla finemente e verniciarla con un prodotto specifico affinchè tornasse quella di prima.
Le operazioni sul Cristo invece si sono rivelate più lunghe e complesse.
Nella parte posteriore erano visibili alcune modifiche di qualche precedente restauro o ristrutturazione ma che al Cristo, dopo l’urto, non gli permettevano di adagiarsi perfettamente alla croce.
Il legno di tiglio però, così malleabile, torna a mio favore infatti con qualche colpo di scalpello il Cristo torna a combaciare perfettamente con la base della croce.
Della vecchia colla teneva fissate le mani alla croce, questa è stata rimossa perchè superflua, infatti il Cristo ora è talmente ben ancorato alla croce da non aver bisogno di aggiunte per restare in posizione.
Questo crocifisso di costruzione contemporanea è pronto in tempo record a tornare al suo posto: la Chiesa di S. Vito martire di Baia e Latina; insieme ai suoi fedeli e a Don Antonio che gelosamente lo custodisce e al quale porgiamo un caloroso saluto.
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