Un leggio in legno dell’800 arriva in Bottega.
Questo leggio, dalle sue condizioni iniziali, lascia trasparire un utilizzo costante nel tempo.
Anche se ora è ridotto veramente male, sia per colpa dei tarli che dall’incuria del tempo, restaurarlo diventa un obbligo morale.
Chissà quante ne ha passate e quante messe e opere musicali ha accompagnato con la sua esile ma raffinata architettura.
Gli angoli usurati
La cosa che notiamo anche dalle foto, sono gli angoli particolarmente usurati, questo ci lascia pensare che sia caduto più volte.
Segni di vernice, di polvere e di piccoli cunicoli scavati all’interno per opera dei tarli fa di questo leggio, nato per sostenere, un oggetto al momento inutile e molto precario.
Urge un restauro profondo e strutturale.
Segni di recupero
Si nota nella sua struttura che è stato tentato di tenerlo unito in tutti i modi possibili.
Linguette di ferro sono state avvitate sul telaio per tenerlo fermo e funzionale.
Purtroppo tutti questi escamotage a lungo andare perdono di consistenza, rovinando anche la sua struttura odiginale. Capiamo bene che se vogliamo recuperare l’opera lignea per com’è messa ora deve intervenire un restauratore.
L’intervento di restauro
Con queste premesse quindi il restauro risulta molto più complicato del previsto.
Non basterà recuperare la parte lignea dagli acciacchi del tempo ma anche restaurare la sua struttura, rendendo di nuovo questo leggio forte e funzionale.
Una volta ricreate le parti in legno, un intervento anti-tarlo e un consolidamento ha fatto tornare in auge il leggio.
La lucidatura a tampone finale, rende omaggio a quello che era un signor leggio dell’800 e che finalmente torna a fare la sua splendida figura.
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