La storia della coloritura del legno
La coloritura del legno ha origini antiche.
Ad oggi abbiamo reperti storici di 4000 a.C. che riportano le prime operazioni di coloritura su legno.
La tecnica ovviamente in questi 6000 anni si è evoluta tantissimo e in momenti storici particolari incontriamo delle trasformazioni di tecnica particolari.
Infatti, studiando per bene le opere lignee del Quattrocento, possiamo imbatterci in delle tecniche di coloritura che tendono ad esaltare le ombre dell’intarsiatura.
Perchè effettuare la coloritura del legno
La coloritura si effettua principalmente per due motivi:
– ripristino del colore originale, ossidato nel tempo;
– semplice voglia di donare un nuovo timbro all’opera lignea.
Come abbiamo visto, nel ‘400 gli intarsiatori adoperavano la coloritura per dare un senso di profondità alla struttura, questo è un ottimo metodo per applicare questa tecnica.
Quando invece il legno è molto ossidato, potrebbe risultare “opaco” oppure sbiadito anche dopo un buon lavoro di restauro. Quindi basta conoscere il legno di provenienza, usare degli estratti liquidi naturali e infine usarli per tingere il legno e donargli lo stesso carisma che aveva un tempo.
Come e cosa usare per applicare la coloritura al legno
La coloritura del legno non è cosa facile, ma può essere fatta a tampone o con il pennello.
Alcuni utilizzano anche il caffè o il te per colorare il legno, oppure utilizzano la premuta di mirtilli o di spezie particolari per ottenere la tinta in modo naturale per poi applicarla. Noi restauratori ci affidiamo a degli estratti naturali lavorati in maniera che riduca le percentuali di rischio di rigetto del colore da parte del legno o con le altri parti che lo compongono (stucchi ecc…)
Fra le tinte di origine vegetale , usate sin dalla antichità: il the, la cicoria ed il mallo di noce sono quelle più note, vanno preparate per infusione e utilizzate a caldo. Queste tinte venivano usate per ravvivare le essenze nazionali.
Altre tinte, forse meno note sono la curcuma, il campeggio, l’indaco, il cartamo e lo zafferano. Altri coloranti erano di origine animale estratti da alcuni insetti della famiglia degli Omotteri, come la cocciniglia ed il Kermes.
Non demordete al primo tentativo!
Per chi si avvicina a questo ambiente per la prima volta può incontrare qualche difficoltà in quanto non è semplice orientarsi per mancanza di regole ben precise. Questi appunti possono solo aiutare in parte, e il provare e riprovare possono essere un buon inizio per toccare con mano e fare esperienza.
Nel video seguente eseguirò una coloritura con antiche ricette e con varie tecniche combinate studiate per la tipologia di legno e situazione di fatto.
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