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Come restaurare un mobile Shabby chic

    Scopriamo insieme come restaurare un mobile con la metodologia Shabby Chic

    Lo Shabby Chic è diventato un vero e proprio tormentone negli ultimi anni e continua ad esserlo.
    La stile Shabby Chic affonda le sue radici in Gran Bretagna e le più antiche opere vengono proprio dalle belle grandi case di campagna inglesi. Letteralmente la parola Shabby significa usurato, invecchiato, logoro e quindi questa tecnica dà al “vecchio” una seconda possibilità, riportando a nuova vita mobili che altrimenti non sarebbero più presi in considerazione.

    Analizziamo il valore di un mobile Shabby Chic

    Quando la tecnica dello Shabby è tornata di moda in Italia, già ai suoi albori, non la condividevo in toto, in quanto questo modo di verniciatura pesante copriva totalmente il pregio di alcuni mobili antichi, perchè spariva del tutto quelle che erano le venature del legno originale e la loro resistenza al tempo. Alterando la percezione dell’opera di costruzione del mobile e la qualità del legno si potrebbe anche compromettere il valore del mobile stesso. Tutti questi fattori, per un abile restauratore, diventano campanelli d’allarme.

    Nel tempo la mia logica di pensiero è cambiata in parte, in quanto nella storia i mobili laccati hanno avuto sempre un loro ruolo, io mi sento di consigliare lo Shabby Chic purché l’intervento sia sobrio, cioè evitando l’invecchiamento troppo evidente e massiccio soprattutto con l’utilizzo di tecniche reversibili permettendo di riportare il mobile alle sue origini.

    Restaurare un mobile shabby chic non è sinonimo di lavoro approssimativo, semplice o superficiale, al contrario è proprio un intervento che prevede pazienza e perseveranza.

    Un’immagine del prima e del dopo il trattamento Shabby di un mobile in Bottega Cappiello.

    Scopriamo come fare il trattamento Shabby Chic ad un mobile

    Per iniziare bisogna procurarsi delle buone protezioni personali come: camice, guanti, occhiali, mascherine, in quanto i lavori manuali sono cause di infortuni anche se non seri.
    Le prime fasi lavorative sono: svuotare, smontare il mobile e trasportarlo in laboratorio. Prima di addentrarci nella fase di finitura è opportuno provvedere al recupero di tutti i materiali e piccoli attrezzi necessari al nostro lavoro certosino.

    Avremmo bisogno sicuramente di:

    • carta abrasiva con grana 120, 150, 220,
    • cementite,
    • stucco a gesso,
    • spatole,
    • vernice a base gesso o smalto all’acqua,
    • pennelli,
    • cera in pasta e bitume

    FOTO

    Procediamo all’esecuzione del trattamento Shabby

    Tagliando un quadratino di carta abrasiva cercheremo di spianare la vernice del mobile, in modo che la cementite possa aggrapparsi bene al legno.
    Sarà necessario munirsi di pazienza, in quanto le fasi di stagionatura tra una fase e l’altra preclude il buon risultato finale.

    Con dello stucco a gesso mediante le spatole cercheremo di colmare le fessure, spaccature, buchetti presenti sulla superfice così da ottenere una superficie omogenea e liscia.
    Si preferisce doppio ciclo di stuccatura, aspettando sempre che la prima stesura sia ben asciutta.
    Ecco giunti alla parte più divertente; la verniciatura; chi non ha mai desiderato da bambino utilizzare il pennello con della vernice colorata?
    Il pennello ha un ruolo importante a iniziare dalle dimensioni che dovranno essere proporzionate alle parti da verniciare ed in ogni caso le setole dovranno essere morbide.

    La vernice deve avere la giusta fluidità ossia non troppo liquida, ma nemmeno troppo dura; possiamo valutarlo facendo delle prove su un pezzetto di legno a parte, in quanto se la vernice è troppo dura avremo difficoltà a stenderla, mentre se troppo liquida non sarà coprente.
    Ricordiamoci sempre di Intingere solo la punta del nostro pennello nella vernice, cercando di prelevare la giusta quantità e lavorarla bene sulla superfice.

    Dopo la verniciatura dello Shabby Chic rendiamolo “antico”

    Tra una mano e l’altra di vernice è opportuno far asciugare bene. Di solito per avere un buon effetto finale occorrono dalle 2 alle mani di vernice.
    Per dare al nostro mobile quell’effetto di vissuto le tecniche da poter utilizzare sono diverse come la carta abrasiva per effettuare delle consumature della vernice in alcuni punti oppure utilizzare del semplice bitume steso con panno o pennello.
    Pima di rimontare il mobile delle sue parti, riguarderemo tutta la ferramenta ed utilizzando della cera per legno tratteremo ogni parte del mobile per poter conferire allo stesso una certa morbidezza e una semplice manutenzione nel tempo.

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